L’inumazione consiste nella sepoltura del feretro, privato della sua cassa in zinco, all’interno di una fossa scavata nella nuda terra. La fossa nel terreno deve essere profonda 2 metri (1,5 metri solo in particolari casi), deve essere lunga al massimo 2,2 metri e tra una fossa e un’altra deve esserci una distanza di 50 cm.
La concessione della terra ha una durata decennale (che non può essere rinnovata a differenza di quanto avviene per loculi e per le cellette) ed è a pagamento.
Oltre alla concessione, è possibile richiedere un cippo comunale, ovvero un arredo lapideo municipale (in granito semplice/pietra di Luserna/travertino/marmo nero, rosso o verde…) recante nome, cognome e dati anagrafici. Il cippo potrà essere decorato, su richiesta, con rilievi raffiguranti immagini sacre (l’importo della sovrattassa si può trovare sul sito www.cimiteritorino.it).
La città di Torino ha due cimiteri cittadini a libero accesso e altri tre cimiteri detti “zonali” che ospitano l’inumazione e/o tumulazione solo per competenza (ovvero a seconda della zona di residenza) o per attrazione (in relazione alla residenza del parente più prossimo). La sepoltura presso il cimitero Monumentale è consentita anche a coloro che non ne hanno diritto per competenza, previo pagamento di una tassa di ammissione.
Al termine della concessione decennale si procederà all’esumazione dei resti, che verranno depositati in ossario comune, a meno che non sia stata fatta domanda di tumulazione presso lo stesso cimitero o di traslazione in un altro cimitero. Laddove la salma non si sia decomposta si procederà con la cremazione.