
Galateo dei fiori per il funerale
Il Galateo Funebre
Serve per evitare imbarazzo e, soprattutto, per non urtare la sensibilità dei familiari del defunto.
Non stiamo parlando di maleducazione ma di una semplice non conoscenza degli effetti dei nostri comportamenti verso le persone che in quel momento affrontano il dolore.
I fiori, già dall’Ottocento simbolo di forza e rinascita, possono esprimere e suscitare emozioni e sensazioni forti. Per questo vanno scelti con cura. Perché, a maggior ragione in situazioni come queste, anche un piccolo gesto può risultare importante e significativo.
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In occasione di un funerale, il ruolo dell’omaggio floreale è quello di commemorare la persona scomparsa.
Quali fiori è meglio utilizzare in occasione di un funerale?
Proprio perché si tratta di un evento doloroso e delicato, la scelta dei fiori più adatti ad un funerale è da fare con cura e attenzione.
Una scelta consapevole e guidata dà valore, eleganza e rispetto.
Bandite forme strane o particolari. Sì, invece a forme classiche come la croce, la corona circolare o un cuore stilizzato da posare sul feretro.
La scelta più adatta è rivolta sempre alle classiche rose bianche, fiori dalle note semplici come calle garofani.
Assolutamente vietato invece scegliere più di due colori diversi!
Si tendono a regalare maggiormente fiori gialli agli uomini e fiori rosa alle donne.
Se conoscete profondamente la persona che è venuta a mancare, potete concedervi un omaggio più personale scegliendo il suo fiore o colore preferito.
Tendenzialmente rose e calle esprimono affetto, mentre i crisantemi rappresentano il lutto.
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Perché il crisantemo rappresenta il lutto?
Il crisantemo è il “fiore simbolo” dei defunti.
Questo, in primis è dovuto alla sua stagionalità. Infatti, il crisantemo fiorisce tra fine ottobre e i primi di novembre, periodo di commemorazione dei defunti.
Ma non è tutto, infatti, esiste una leggenda Giapponese ad esso dedicata…
La leggenda narra che, in un piccolo villaggio, vivevano sole una mamma malata e una bambina che vegliava su di essa e pregava la sua guarigione.
Le sue lacrime e preghiere evocarono una divinità che decise di donarle un bellissimo fiore bianco. Ogni petalo, corrispondeva ad un anno di vita concesso alla madre.
Così, quando lo spirito scomparve, la bambina con estrema delicatezza iniziò a ridurre i petali in striscioline sottilissime.
Quando giunse la morte decise di non portare con sé la mamma della bambina perché il numero dei petali si era moltiplicato infinitamente, dunque non era ancora il momento.
Ecco perché il crisantemo ha infiniti petali fini e delicati, per rappresentare l’eternità e l’amore profondo che ci lega ai nostri cari.
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